Misteri ma anche tante domande. Il caso della compagnia barracellare di Santa Giusta, sciolta il 24 febbraio del 2021 con una deliberazione della Giunta comunale su ordine del prefetto di Oristano Gennaro Capo che aveva parlato di diverse criticità emerse dopo alcune verifiche, ma anche di problematiche insuperabili che non consentivano la prosecuzione delle attività operative della compagnia, sbarcherà sui banchi del prossimo Consiglio comunale.

I consiglieri della minoranza Matteo Garau, Gabriella Caria, Antonello Figus e Raimondo Cadoni sono i firmatari di un’interrogazione per conoscere quali sono le motivazioni che avevano portato la Giunta a sciogliere la Compagnia barracellare e perché non sono mai state fornite informazioni al Consiglio.

«Evidenziato che dopo due anni dall’approvazione della delibera il Consiglio non è stato mai informato su quali fossero realmente state le problematiche urgenti e improrogabili per procedere con lo scioglimento della compagnia - si legge nel documento -  e che la sospensione del servizio si è dimostrata una grave mancanza per il controllo del territorio e per tutto ciò che garantiva, chiediamo anche di sapere chi detiene le armi che erano in uso ai barracelli, chi gestisce e amministra il conto corrente bancario, dove sono depositati gli utili e chi gestisce i mezzi che erano stati dati alla compagnia».

I consiglieri chiedono una risposta anche scritta da avere durante la prossima assemblea. La data ancora non è stata stabilita. 

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