Nessun allenamento: i palloni rimangono nella cesta. La Asd Santa Giusta, la squadra di calcio del paese che ha appena concluso il campionato di Prima categoria, appende le scarpe al chiodo. Nessuno vuole prendere il posto dell'ormai ex presidente della società Nicola Garau che ha deciso di mollare dopo otto anni alla guida del gruppo. 

L'assemblea pubblica convocata due giorni fa dalla società per capire se qualcuno aveva intenzioni di prendere le redini in mano è andata deserta. Ecco perché la squadra non verrà iscritta al prossimo compianto regionale.
Con rammarico parla Nicola Garau, ormai ex presidente: «Ci dispiace che questa bella avventura che tre anni fa ci ha portato anche in Promozione grazie a tanto lavoro e sacrifici, si concluda in questo modo. Un duro colpo sia per noi che ci abbiamo creduto ma anche per la comunità». Garau spiega le difficoltà: «Purtroppo non posso più portare avanti questo incarico per motivi personali ma anche di lavoro. Ma è anche vero che siamo sempre pochi e il lavoro da portare avanti è tanto. Come sono troppi i costi da sostenere. Ogni mese bisogna tirare fuori gli stipendi per i giocatori, per l'allenatore e per gli arbitri. C'è poi l'attrezzatura e tutto il resto. Non sempre le risorse recuperare dagli sponsor o quelle che riceviamo dagli eventi durante le feste bastano. Non si può pensare di andare avanti mettere risorse di tasca propria».

Garau è critico per come ha reagito il paese: «Se nessuno si è presentato all'assemblea evidentemente manca la voglia di avere una squadra di calcio del proprio paese. Del resto quello che ho fatto io può essere svolto da chiunque. Io otto anni fa aveva 24 anni ed ero il più piccolo presidente del campionato regionale. Come non esiste più interesse da parte dei giovani di Santa Giusta, da tempo siamo costretti a convocare atleti di altri paesi". Per iscriversi al campionato c'è tempo fino a fine luglio. Garau fa un appello: "Se qualcuno vuole che l'attività societaria prosegua si può rivolgere anche noi per qualsiasi informazione. C'è ancora tempo». 

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