Dopo la coda, ecco la testa. “E finalmente”, dicono i cittadini di Santa Giusta, a distanza di 15 anni dall’installazione dell’ “Anguilla di Marte” ideata dall’artista locale Salvatore Garau. L’opera è stata installata questa mattina non lontano dal municipio dove svetta la coda, dietro il palazzo comunale, all’interno di una grande aiuola e sopra un basamento di calcestruzzo. Per il paese un evento: l’opera, realizzata a mano dall’artigiano Stefano Piga, è dedicata allo stagno di Santa Giusta, un tempo il più pescoso di anguille. La testa pesa diverse tonnellate, circa tre. È alta invece 7 metri. L’opera si presenta con la bocca aperta che addenta due teste elleniche del II secolo A.C. In realtà però si tratta di due copie perfette del giovane Satiro di Othoca, il reperto archeologico che era stato scoperto nello stagno durante gli scavi subacquei del 2010. Un’opera costata non poco: per la realizzazione del basamento ci sono voluti 35 mila euro, risorse del bilancio comunale. Per la realizzazione dell’opera invece il Comune lagunare ha ottenuto due finanziamenti dalla Fondazione di Sardegna per un totale di 80 mila euro. Più altri 15 mila arrivati dalle casse del Comune. L’opera è rimasta ferma per diversi anni nel laboratorio dell'artigiano proprio perché lo stesso attendeva di essere saldato. Piga ha sempre ribadito che in corso d'opera la testa ha assunto misure differenti. Ma anche che a Salvatore Garau era stata data dal Comune carta bianca. Piga infatti è passato dai 3 metri e mezzo iniziali a sette. Ecco perché l’artista aveva chiesto più risorse di quelle pattuite inizialmente con il Comune.. La vicenda si è conclusa in maniera positiva da pochi mesi, solo dopo che la Fondazione ha sborsato ulteriori risorse in seguito alle richieste del Comune. L’inaugurazione è prevista per venerdì alle 18:30. Fino ad allora l’opera sarà coperta per poi essere svelata in occasione della cerimonia. 

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