I lavori di ristrutturazione della peschiera di Santa Giusta non decollano: per i pescatori c’è il rischio di non lavorare per diversi mesi. Un danno non indifferente e tanta paura. 

Gli interventi che dovevano partire a metà febbraio per risanare le strutture in ferro usurate e pericolose, ma anche le passerelle in cemento fatiscenti che crollano a pezzi, il tutto grazie a quel milione di euro finanziato dalla Regione nell’ambito della Programmazione territoriale, per ora non partono.

Lo stop arriva dalla Regione. «Dal primo marzo al 31 luglio non è possibile svolgere lavori di questo genere per questioni ambientali - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Pier Paolo Erbì - Così è stato dichiarato dalla Regione durante l’ultima conferenza di servizi. L’ufficio tecnico ha chiesto subito una deroga per poter iniziare subito. Ancora non abbiamo risposte ufficiali. Eravamo in Regione anche pochi giorni fa per sollecitare la pratica. Attendiamo notizie».

Per i pescatori del Consorzio pesca, circa 40, che gestiscono la laguna si tratta di un intervento che aspettavano da tempo. «A noi in realtà è stato detto che il ritardo dipende da un problema tecnico  - spiega il presidente del Consorzio Emanuele Cossu - Sarebbe bene però che i lavori partissero ora che c’è il fermo biologico, e non nei prossimi mesi quando il prodotto entrerà nella peschiera per poi essere pescato. Per noi a quel punto non sarebbe possibile lavorare, sarebbe un danno enorme per le nostre tasche. Sarebbe la fine».

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