Due sogni infranti. Ma il Comune non molla e tenta di trovare le risorse da solo. I progetti che l’amministrazione di Santa Giusta aveva presentato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non hanno raggiunto il punteggio minimo per essere finanziati. Un’occasione persa per l’intera comunità.

Ora però il Comune, per non perdere i soldi spesi per la redazione dei progetti, ha deciso di affidare a un tecnico la stesura di un nuovo Piano di sviluppo per il territorio. L’obiettivo è non lasciare i progetti chiusi nel cassetto e cercare di capire a quali gare partecipare per ottenere le risorse.

Il primo bando era rivolto alla rigenerazione delle zone dove sono presenti immobili degradati. Il Comune aveva scelto la località “Sa Terrixedda”, tra la zona artigianale e Cuccuru e Portu, dove è presente l’ex mattatoio. Per ridare vita a questa struttura fatiscente di mille metri quadrati, il Comune aveva presentato un progetto da 900 mila euro. Era prevista una ristrutturazione e l’ampliamento con la realizzazione di un centro culturale d’eccellenza.

L’altro progetto aveva l’obiettivo di bloccare lo spopolamento. Il Comune aveva deciso di tentare la strada del “braccialetto”, un dispositivo innovativo in grado di monitorare lo stato di benessere delle persone che lo indossano. Sarebbe stato un modo per far vivere gli anziani tranquilli e quindi non farli andare via dal loro paese. Ora però si volta pagina. Gli amministratori sono alla ricerca di nuove risorse.

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