«Chiedo di poter pescare in orari per me più comodi. Mi dispiacerebbe rinunciare al mio unico momento di svago durate la giornata».

Chi parla è Vittorio Alesi, romano di 70 anni che trascorre diversi mesi all'anno nella sua casa di Mandriola, nella marina di San Vero Milis.

Affetto dal morbo di Parkinson, è titolare di una licenza per poter pescare nello stagno di Is Benas, ma gli orari stabiliti per legge, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18, per lui non vanno bene.

«I medicinali che prendo per riattivare i muscoli fanno effetto dalle 10 di mattina e dalle 17 la sera - spiega Alesi - ecco perché per me è impossibile rispettare la fascia oraria prevista dal regolamento. La scorsa estate più volte sono stato mandato via perché sono arrivato troppo tardi».

Il settantenne, visto il suo stato di salute, chiede ai pescatori che gestiscono lo specchio d'acqua la possibilità di essere più elastici con gli orari.
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