Coltelli affilati in Consiglio comunale. È guerra a Riola Sardo tra gli amministratori, tant’è che la vicenda è arrivata anche negli uffici della prefettura e a breve anche nelle mani di un legale. L’ultimo episodio incandescente risale a pochi giorni fa, durante l’assemblea pubblica. La minoranza ha voluto rispondere a ciò che il sindaco Lorenzo Pinna aveva riferito durante l’assemblea del 25 gennaio. «Non sono disposto ad accettare polemiche e critiche sulle attività politiche amministrative faziose e volutamente denigratorie», aveva detto riferendosi a diversi post pubblicati sui social e a dichiarazioni rilasciate alla stampa. «Ritengo sbagliato affermare che l’amministrazione non sia trasparente del proprio operato. Tutti gli atti adottati dal Comune vengono regolarmente pubblicati».

Pinna aveva affermato di aver già rappresentato al prefetto le scorrette e strumentali modalità politiche della minoranza. Irene Erdas, per rispondere al primo cittadino, ha aspettato il Consiglio comunale: «Dichiarazioni che hanno assunto carattere di rimprovero, suscettibile di limitare, di fatto, il libero esercizio del mandato consiliare e il diritto di informare i cittadini. Ribadiamo la piena legittimità delle comunicazioni diffuse, poiché rientrano nell’ordinario esercizio del diritto di critica politica e di informazione. Chiediamo al sindaco di astenersi dal reiterare dichiarazioni che paventano azioni legali prive di qualsivoglia fondamento». Erdas ha rivolto poi un appello ai consiglieri di maggioranza consigliando a tutti di prendere le distanze dalle dichiarazioni del sindaco. Ma ha anche dichiarato che non esclude di intraprendere azioni legali.

Lorenzo Pinna aggiunge: «Stanno cercando di sporcare un’amministrazione sana e pulita, di dividere la maggioranza, come accaduto anni fa. In tre anni hanno solo detto che sono un sindaco incapace. E anche con arroganza. Ora basta. Abbiamo approvato un bilancio importante due giorni fa, questo è importante, questo serve alla comunità».

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