Si è rinnovata a Ghilarza oggi  con gli stessi rituali che si perdono nel tempo la manifestazione "S'Arzola", promossa dall'associazione "Su Sotziu de Sos Massoios". «Una iniziativa – afferma Toto Porcu – che serve a  mantenere vive e tramandare le tradizioni che si stanno pian piano  perdendo, rispetto ai modi di  lavorare attuati nelle campagne sino a qualche decennio fa».  

Tra i partecipanti, giovani e meno giovani. Particolarmente significativa è stata la presenza di Andrea Porcu, 91 anni, la cui esperienza è da preservare. «Un evento importante- evidenzia Pietro Massidda – anche per lanciare un messaggio anche alle nuove generazioni, sperando che abbiano  la volontà di capire e imparare». E d’altronde, in una comunità che ha  profonde radici agropastorali e che ancora annovera molte aziende del settore, è lungimirante  proporre  un appuntamento   che  metta in luce il processo che racchiude semina e coltivazione sino ad arrivare alla  mietitura  del  grano.  Lo stesso è stato raccolto nelle campagne del paese, mentre  i covoni sono stati portati nella zona del Pip dove ha sede la stessa associazione. 

Come avveniva in passato, la festa della mietitura e della battitura del grano si è conclusa con un pranzo collettivo, insieme alle famiglie, preparato con le stesse pietanze usate anticamente in questa  occasione. Un bel momento di aggregazione che rinsalda vecchie e nuove amicizie.  

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