Dal primo gennaio le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti per 80 comuni dell'Oristanese saliranno alle stelle.

Il Consorzio industriale di Oristano, che gestisce l’impianto di smaltimento di Arborea, ha chiuso il bilancio di previsione lanciando l’allarme: «Per l’esercizio 2023 si evidenziano delle criticità dovute all’andamento dei costi di gestione e - di riflesso - all’incremento delle tariffe con particolare riferimento alle linee del rifiuto organico e del secco indifferenziato».

Il vicepresidente del Nucleo industriale Andrea Casu (sindaco di Santa Giusta) e i componenti dell’assemblea Massimiliano Sanna e Massimiliando Daga (rispettivamente sindaco e consigliere comunale di Oristano) evidenziano come da gennaio a ottobre la bolletta elettrica sia arrivata a un milione e 140.000 (stesso periodo 2021 “appena” 541mila euro) e concludono con il sottolineare come la gestione dell’impianto nel 2023 avrà maggiori costi per quasi 2 milioni di euro».

Tradotto per i cittadino che pagano la Tari: dal primo gennaio conferire una tonnellata di secco residuo costerà non più 184,23 euro ma 292,40 euro, mentre la tariffa dell’umido arriverà a 110,50 euro a tonnellata rispetto agli attuali 97,13.

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