Ricci sì o ricci no? Il sindaco di Cabras Cristiano Carrus e il direttore dell'Area marina protetta del Sinis Giorgio Massaro hanno appena bussato alle porte del ministero dell'Ambiente con in mano le proposte avanzate venti giorni fa dai ricciai di Cabras.

I due sono a Roma per chiedere se la pesca dell'oro spinoso quest'anno all'interno del parco sarà concessa o meno.

Le proposte che Carrus e Massaro consegneranno ai dirigenti del ministero sono due.

Un'associazione ha chiesto, infatti, di poter raccogliere i ricci almeno per trenta giorni per un totale di 500 esemplari a pescatore.

L'altra, invece, ha chiesto un fermo pesca di un anno visti i pochi esemplari rimasti sui fondali del Sinis. Ma non solo.

Carrus e Massaro chiederanno di modificare il regolamento della riserva marina, secondo gli operatori della Provincia con troppi vincoli.

La prima richiesta riguarda l'utilizzo delle nasse nella parte di Area marina che ricade all'interno del golfo di Oristano. Attualmente questa tipologia di pesca utilizzata per la cattura dei polpi e delle seppie non è concessa durante la stagione invernale.

"Noi invece chiederemo di aprire la pesca con le nasse dal primo ottobre al 31 maggio - spiega il direttore del parco Giorgio Massaro -, e di tenerla chiusa d'estate, periodo durante il quale il polpo solitamente cresce di più".

Altra richiesta: poter far entrare in Area marina anche le imbarcazioni superiori ai 12 metri. "Naturalmente con a bordo solo l'attrezzatura per la piccola pesca - tiene a precisare Giorgio Massaro - Questo perché sono tanti gli operatori che operano sopra barche di queste dimensioni".
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