La notizia era nell’aria da qualche settimana, ma stamattina è arrivata l’ufficialità con la riapertura delle Unità operative di Medicina degli ospedali “Mastino” di Bosa e “Delogu” di Ghilarza, che nei mesi scorsi erano state riconvertite in reparti Covid per far fronte alla pandemia. Ultimate le operazioni di decontaminazione e riadeguamento dei locali è stato possibile riaprire i reparti.

Oggi alle 8, nell’Unità Operativa di Medicina di Bosa diretta dal dottor Gian Luigi Mastinu, sono riprese le attività sanitarie di routine: 20 i posti letto a disposizione per le degenze, 8 dei quali destinati alla zona grigia, in cui saranno accolti i pazienti ricoverati (ciascuno in una stanza singola) in attesa dell’esito del doppio tampone molecolare. Solo dopo esito negativo dei due tamponi, si entrerà nell’ala “pulita” del reparto: un protocollo finalizzato a garantire la massima sicurezza di degenti e operatori.

Riapertura questa mattina anche per la Medicina di Ghilarza, reparto guidato dal dottor Antonello Cossu. Qui i posti letto operativi con la ripartenza saranno 16, destinati ai pazienti già stabilizzati provenienti in prevalenza dalla Medicina di Oristano: da domani avverranno i primi trasferimenti. Anche in questo caso, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, si entrerà con doppio tampone negativo. Ma l’allerta rimane comunque alta: entrambe le Unità operative, come sottolineano i rispettivi primari, restano infatti pronte a un’immediata riconversione in reparto Covid nel caso in cui dovesse verificarsi una nuova ondata pandemica che rendesse necessario accogliere i pazienti positivi a bassa intensità. "Ringraziamo i direttori e tutto il personale di Medicina di Bosa e Ghilarza – afferma il Commissario Assl Antonio Cossu – che in questi lunghi mesi sono stati impegnati nella lotta al Covid e lo hanno fatto con professionalità e abnegazione”.

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