A Santa Giusta i progetti fermi con le quattro frecce sono tanti.

Gli amministratori però non fanno mea culpa, anzi. «Impossibile portare avanti tutti i progetti con poco personale all’Ufficio Tecnico - taglia corto l’assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Erbì - Senza parlare poi degli Enti che bloccano i lavori: una fra tutte la Soprintendenza. O la Regione che finanzia le opere a metà». L’albergo diffuso che doveva sorgere nella parte superiore dell'ex Genio civile, in via Giovanni XXIII, è ancora un’incompiuta nonostante i 3 milioni di euro arrivati dalla Regione 5 anni fa.

Diverso tempo fa la Soprintendenza aveva fatto sapere che prima di iniziare i lavori le mura dovevano essere recuperate, visto che si tratta di un bene storico culturale risalente agli anni 20. Le risorse però non bastavano per portare avanti questo tipo di lavoro.

In quello che doveva essere il museo del paese regna solo muffa. Le porte della struttura, costruita negli anni 80, sono ancora chiuse nonostante i soldi finanziati dalla Regione nel 2016: 500mila euro.  Il Comune è al lavoro con l'ennesima variante del progetto.

A maggio scorso sono iniziati i lavori per la realizzazione del Parco del Romanico grazie ai fondi della Programmazione territoriale finanziati dalla Regione: 250 mila euro. I lavori si sono fermati quasi subito perché intralciavano quelli relativi al rifacimento della strada principale. Non è mai decollato il "Parco dell’educazione civica stradale" disegnato a misura di bambino, a Cuccuru ‘e Portu, finanziato nell’ambito della Programmazione territoriale. Le strade, quelle “mini”, ci sono, manca però la parte più importante del progetto: le mini auto elettriche. Per questo l’assessore Erbì fa sapere di aver chiesto alla Regione ulteriori risorse. 

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