Il Tribunale civile di Oristano ha condannato il Comune "all’immediata messa in sicurezza e all’eliminazione del pericolo causato dalle radici di un pino sul lungomare di Torregrande".

La sentenza del giudice è arrivata oggi nella causa mossa nei mesi scorsi da Riccardo Falsini, titolare del Picca Uda beach, che sollecitava un intervento urgente per risolvere i problemi e i rischi causati da un grosso pino con le radici affioranti sul marciapiede davanti al bar sul lungomare.

La ditta Picca Uda beach, assistita dall’avvocato Giovanni Cau, aveva evidenziato che nel marciapiede e nella piazzetta sulla destra del bar è presente "un grosso pino che da tempo ha assunto una innaturale pendenza e con le sue radici sta letteralmente invadendo il marciapiede, le fognature e persino il terreno sottostante il locale", si legge nella sentenza.

Una situazione di grave rischio per le attrezzature e gli arredi del locale dal momento che "le radici si sono insinuate anche negli impianti fognari arrivando fino alla pavimentazione interna del bar – va avanti – il marciapiede è sempre più rialzato e, in caso di pioggia, all’ingresso si crea un ristagno d’acqua con evidenti problemi di umidità e pericolo per la presenza dell’impianto elettrico".

Il Comune si era opposto al ricorso sostenendo che "il tratto di marciapiede in cui c’è il pino non è stato concesso alla ditta Picca Uda beach e appartiene al demanio", ma alla fine la giudice Consuelo Mighela ha ritenuto concreti i pericoli evidenziati dalla ditta e ha condannato il Comune a eseguire le opere necessarie per mettere in sicurezza la zona eliminando le radici affioranti dal terreno e rifacendo l’aiuola e il tratto di marciapiedi dissestati.
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