È polemica a Paulilatino attorno al regolamento di accesso agli atti predisposto dall'amministrazione, che impone limiti ai consiglieri.

Non fa sconti il gruppo di minoranza e ora è pronto a rivolgersi sia al Prefetto di Cagliari che al facente funzioni di Oristano.

In aula, nei giorni scorsi, si è registrato uno scontro durissimo tra l'opposizione e il segretario Matteo Manca che ha predisposto l'atto, un documento ritenuto dalla minoranza fortemente lesivo dei propri diritti.

"Forse non esiste nella storia della limitazione dei diritti un regolamento simile. Si è fatta confusione tra il diritto di accesso dei consiglieri comunali e quello dei comuni cittadini", ha denunciato l'opposizione.

"Nel regolamento ricorre spesso la parola segreto d'ufficio, atti sottratti alla visione dei consiglieri. L'elencazione dei limiti al diritto di accesso prevista dall'articolo 7 è talmente lunga e sovrabbondante da far pensare di non essere in un piccolo Comune ma negli uffici dei servizio segreti", prosegue la minoranza.

Di contro l'esecutivo Gallus ha ritenuto offensive le dichiarazioni dell'opposizione. In aula il primo cittadini ha chiarito che "è stato necessario disciplinare il diritto di accesso dei consiglieri comunali ai locali del Comune e agli atti anche per contemperare l'ampio diritto di accesso riservato ai consiglieri comunali con le esigenze di funzionalità del Comune. Un accesso dei consiglieri in qualunque orario paralizza le attività degli uffici".

"Per chiarimenti la porta del sindaco è sempre stata aperta", ha concluso Gallus.
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