Solo il rombo dei motori infrange il silenzio quasi surreale che avvolge la chiesa parrocchiale e la piazza San Teodoro. Una folla immensa e tantissima commozione alla funzione religiosa per dare l’ultimo saluto a Roberto Daga e Mario Sedda, i due motocicli rispettivamente di 27 e 31 anni morti insieme all’amico trentaduenne Giovanni Melis (originario di Gadoni, centro dove in contemporanea si svolgeva l’altra celebrazione funebre), nel tragico incidente accaduto nella tarda mattinata di sabato lungo la strada che collega Paulilatino ad Ula Tirso. Tanti motociclisti hanno atteso fuori dalla chiesa l’uscita delle due bare, portate in spalla dagli amici sino al cimitero. E poi dopo il rombo dei motori, un lungo applauso e tante tantissime lacrime.

Parole di vicinanza dal parroco don Simon Pedro:  «Cari ragazzi e carissimi giovani condivido con voi il dolore della perdita dei vostri amici e vi ricordo che la vita è una bellissima passione che siete chiamati a vivere con tutto il vostro essere, esprimendo al meglio le vostre capacità e la vostra intelligenza. Abbiamo tutti negli occhi quello che è successo ieri vi affidiamo al Signore perché non ci accadano mai più tragedie come quella di ieri, vi starò vicino con affetto e con la mia preghiera affinché possiate sollevarvi da questo immenso dolore».

Conclusa la funzione ha preso la parola il sindaco Domenico Gallus: «Qualunque parola non riempie il grande dolore che attraversa la nostra comunità. Dobbiamo farci forza, lo dobbiamo ai nostri carissimi ragazzi che ci hanno lasciato, alle loro famiglie. Ho ricevuto decine di telefonate e messaggi da sindaci e anche dall’assessore regionale all’Ambiente. Stamattina non si vedeva nessuno in giro, l’intera comunità è chiusa nel suo dolore. Erano ragazzi educati, buoni, disponibili, resteranno un’eccellenza». E Gallus ha aggiunto: «C’è stata una lunga telefonata con il sindaco di Gadoni che mi ha manifestato l’idea di ritornare noi paulesi a Gadoni e loro da noi per ricordare i nostri ragazzi con una giornata insieme. Un pensiero va anche ai nostri concittadini ricoverati, anche loro vittime totali».

Anche l'Arcivescovo Monsignor Roberto Carboni, di rientro dalla Settimana Sociale dei cattolici che si è celebrata in questi giorni a Trieste, ha voluto mandare un messaggio di cordoglio: «La tragedia che ha colpito le comunità di Paulilatino, di Gadoni e di Abbasanta coinvolge tutta l’Arcidiocesi arborense e ci spinge a pregare con ancora maggiore forza per l’anima di questi giovani entusiasti e desiderosi di vita, ma anche per le famiglie e i paesi che li piangono con immenso dolore. Il Signore della vita li accolga nella sua pace e doni a tutti la forza che nasce dalla fede in Colui che ha vinto la morte per sempre».

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