Caos vaccini nel giorno dell’inaugurazione alla hub vaccinale di Ghilarza. Sono andate perse 200 dosi, inviate alla hub di Nuoro e poi parrebbe gettate perché non più utilizzabili.

In corso un’indagine interna della Assl e sembra che qualche segnalazione sia arrivata anche alla Procura.

Ma non è tutto. Infuria infatti la polemica per la gestione del punto vaccinale e una nota è stata inviata dal segretario provinciale della Fimmg di Oristano direttamente al Commissario per l’emergenza Covid, all’assessore regionale alla Sanità, al Commissario ATS/ARES e al presidente dell’Ordine dei Medici di Oristano.  

“Che la Medicina generale sia sistematicamente boicottata nella campagna vaccinale anti Covid è sotto gli occhi di tutti, tuttavia quanto è avvenuto in occasione della inaugurazione del Punto vaccinale territoriale di Ghilarza ha sicuramente del paradossale”, evidenzia il segretario provinciale Fimmg Alessandro Usai. E spiega: “Dopo alcuni giorni di colloqui personali e telefonici dei rappresentanti dei medici di famiglia Fimmg locali, il direttore di distretto ed il sindaco di Ghilarza, si è giunti all’istituzione di un Punto vaccinale territoriale a Ghilarza: finalmente il territorio vedeva realizzarsi l’avvio di una campagna vaccinale anti Covid, rivolta a tutti i cittadini in una struttura costantemente presente sino alla fine di questa maledizione naturale. Grazie all’impegno del sindaco, che è riuscito ad attrezzare la palestra di via Volta, il sopralluogo effettuato circa dieci giorni orsono dal direttore di distretto, dal rappresentante Fimmg territoriale e infermieri vaccinatori, ha considerato la logistica adeguata all’esigenze del caso. La decisione a quel punto spettava al direttore di distretto responsabile della medicina del territorio e quindi della campagna vaccinale. L’incontro si chiudeva con un accordo di massima sulla partecipazione dei medici di medicina generale, alcuni medici volontari e infermieri volontari, in tutto dieci medici e cinque infermieri”.

Quindi le accuse. Usai prosegue: “Improvvisamente entra a gamba tesa sul programma, il presidente Commissione regionale sanità, richiamando a sé tutte le competenze e di fatto estromettendo dal progetto i medici di base, il distretto e il suo direttore. Il punto vaccinale quindi si è inaugurato sabato con la dotazione di un discreto numero di dosi (650/800) e la partecipazione di quattro medici volontari ed alcuni infermieri. Sono state somministrate circa 400 dosi vaccinali. E’ con rammarico che si rileva che un’iniziativa che vedeva coinvolta tutta la medicina generale del territorio in maniera stabile sia stata fatta naufragare per la voglia di protagonismo di qualcuno per una iniziativa spot di dubbia utilità”.

E poi gli interrogativi della Fimmg: “Con quale criterio sono stati convocati i cittadini?Come sono state procurate le dosi vaccinali? Se sono state somministrate 400 dosi, le rimanenti quante sono? Sono state tracciate? Sono state consegnate ad altri utilizzatori? La medicina generale viene relegata, soprattutto nella nostra regione a cenerentola dell’assistenza sanitaria, in un momento in cui la medicina territoriale sarebbe fondamentale per la sconfitta della pandemia causata dal Sars-CoV-2”.

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