Non si ferma il grido di protesta del Comitato per l'ospedale Delogu Bene comune. Nonostante la pioggia, ancora una volta i cittadini sono scesi in piazza davanti al presidio ospedaliero per manifestare il proprio dissenso sulla grave situazione della sanità non solo a Ghilarza, ma su tutto il territorio provinciale, e per chiedere soluzioni immediate ai problemi che da troppo tempo lamentano. E sono pronti a scendere in piazza almeno una volta al mese se non verranno accordate le richieste più volte avanzate.

In realtà c'è chi sposerebbe una linea persino più dura proponendo azioni eclatanti. Un centinaio le persone che oggi si sono ritrovate davanti al Delogu. Armate di striscioni e cartelli hanno ribadito che occorre trovare presto soluzioni per una sanità sempre più malata nella provincia di Oristano. "Le nostre richieste sono sempre le stesse: una ristrutturazione e riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, la riapertura della Medicina e del Pronto soccorso al san Martino, della Medicina, del Laboratorio analisi e del Punto di primo intervento al Delogu, la realizzazione di una rete di gas medicali e la dotazione di personale. Ora mercoledì ci incontreremo con il sindaco e la Giunta di Ghilarza per fare il punto della situazione sul tentativo di coinvolgere le amministrazioni locali per la lotta per la riapertura di Ghilarza così come hanno fatto cinque amministrazioni del Terralbese che hanno preso posizione e scritto alla dirigenza di Oristano", sottolinea per il Comitato Raffaele Manca.

Il sindaco Stefano Licheri chiarisce: "La protesta e l'attenzione sull'ospedale vanno tenute sempre alte, a prescindere dai risultati che si ottengono. Questo perché poi le decisioni assunte possono essere cambiate e occorre vigilare. In ogni caso in questo momento il nostro ospedale è a disposizione per l'emergenza legata all'epidemia, ma si deve programma per l'ospedale post Covid". Licheri quindi sull'incontro di mercoledì con il Comitato aggiunge: "Vedremo le richieste da avanzare nell'immediato per l'ospedale: la sistemazione degli impianti e dei gas medicali, la riapertura urgente del laboratorio analisi e del punto di prima emergenza. E poi la radiologia H24".
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