E’ di violenza sessuale pluri-aggravata su minore l'accusa di cui deve rispondere un 60enne residente a Oristano, ieri arrestato dalla Squadra Mobile della Questura su disposizione della Procura della Repubblica di Oristano.

Nel 2016 la vittima, una ragazzina che all’epoca aveva 12 anni, era stata affidata informalmente a lui e alla moglie da un’amica di famiglia. Per l'adolescente è stato l’inizio di un incubo: la persona che avrebbe dovuto prendersi cura di lei aveva iniziato a violentarla, abusi che sarebbero andati avanti per anni. Almeno fino al 2020, quando la giovane si è confidata con una coetanea. L’amica non ha retto al peso del segreto e ha lanciato l’allarme, subito arrivato alle forze dell’ordine.

Immediate le indagini per verificare quanto affermato dalla vittima. A quanto pare era tutto vero: l’uomo, perennemente ubriaco, la stuprava sia nella casa in cui viveva con la moglie (approfittando dei suoi momenti di assenza) sia in una località marina dell’Oristanese dove trascorreva le vacanze. Poi la ricopriva di regali, cercando di assicurarsi così il suo silenzio.

Ieri l’arrestato, davanti al gip e al pm che ha coordinato le indagini, durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Massama ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi è stato ricondotto nel carcere dove resterà, in regime di custodia cautelare, in attesa del processo.

Per i gravissimi fatti contestati, fanno sapere gli inquirenti, “l'uomo dovrà rispondere di violenza sessuale pluriaggravata perché commessa in danno di minore degli anni 14, mediante abuso di relazioni domestiche e per aver cagionato alla piccola, a causa della reiterazione delle condotte, un grave pregiudizio”.

(Unioneonline/D)

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