La banda dello specchietto e del falso incidente incassa un’altra condanna. Due esponenti della famiglia Restivo, clan finito nei guai anche in passato proprio per una serie di raggiri messi in atto a più riprese sulle strade sarde, sono stati condannati. Alfredo Restivo, 30 anni originario di Locri, è stato condannato a 5 mesi e 200 euro di multa, mentre il fratello Giuseppe, 26 anni, dovrà scontare 3 mesi e pagare 120 euro.

I due erano accusati di truffa per aver inscenato un falso incidente sulla strada provinciale per Milis a settembre 2017. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine i due, dopo aver depositato del grasso sulla carrozzeria di una Fiat Punto, bloccarono l’utilitaria sostenendo che quell’auto avesse urtato la loro Alfa Romeo Mito.

Solo l’intervento di una terza persona evitò che il raggiro dei due giovani andasse in porto. Nel frattempo scattò l’allarme e la denuncia alle forze dell’ordine che si trovarono davanti all’ennesima truffa dello specchietto o del falso incidente. In passato Alfredo Restivo insieme ad altri parenti era già stato condannato per episodi simili, una decina di anni fa avevano colpito in varie zone dell’Isola.

La pm Daniela Muntoni ha chiesto la condanna a un anno e 4 mesi e 400 euro di multa per Alfredo Restivo, un anno e 200 euro di multa per Giuseppe. La difesa ha chiesto l’assoluzione, alla fine il giudice Marco Mascia ha accolto la richiesta di condanna ma ha stabilito pene più lievi.

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