Gli obiettivi sono sempre gli stessi: non sprecare nulla, aiutarsi a vicenda, ridurre i rifiuti ma anche fare nuove amicizie. Tradotto meglio: barattare ciò che non serve più. A Oristano sta per tornare il Baby swap party, un baratto vero e proprio, uno scambio tra un qualcosa che non serve più e un oggetto che invece è necessario. Una pratica nata negli Usa qualche anno fa per scambiarsi abiti firmati e ancora utilizzabili.

L'idea di partenza era uno scambio di abiti e accessori da adulto ma c'è voluto davvero poco per trasformare lo chicchissimo Swap in “baby swap”, un appuntamento che sta facendo breccia ora un po’ dappertutto. L'organizzazione è affidata alla buona volontà e allo spirito di iniziativa di chi si mette d'accordo autonomamente. A Oristano organizzano l’evento le associazioni “Pannolini Lavabili per una Sardegna Ecologica”, “Arte di Crescere” e “Bandulleri - Esperienze in natura”.

Ognuno potrà portare al massimo dieci cose, nuove o usate, per bambini da 0 a 10 anni: abbigliamento, accessori, scarpe, corredo, giochi e libri. Ma anche tutto ciò che può servire alla mamma per la gravidanza, parto e puerperio. Quindi anche abiti e accessori utilissimi alle ragazze in attesa. Ammessa anche la biancheria intima ma solo se nuova e con etichetta. Ad ogni oggetto accettato verrà attribuito un valore in gettoni, ciò che ha il cartellino varrà di più. Come anche per la consegna degli oggetti l'appuntamento è per domani dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 nella sede di Diego Contini al civico 87. Sabato 18 novembre, alle 16, inizierà lo Swap. Una micro-economia che rimette in campo le buone abitudini di 50 anni fa, quando molto si rimetteva a disposizione della comunità. Tutte le scorse edizioni hanno avuto un grosso successo.

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