Con l'appalto per il servizio di pulizie dei locali della Provincia scaduto da tre anni e non più prorogabile, la Provincia ha deciso di affidarlo alla Spo, la società in house dell'ente. E così, le 16 dipendenti della società Fulgens, gestore dell'appalto, rischiano il licenziamento. Per questo, ora, hanno scritto una lettera aperta per far conoscere la propria situazione. E scrivono:

"Tanto per cambiare a pagare la crisi per il poco lavoro sono sempre i più deboli. In attesa di una offerta della Spo in merito al costo delle pulizie degli stabili della Provincia, richiesta dallo stesso ente, al commissario straordinario Torrente poco importa se 16 famiglie vedranno perdere il loro lavoro, 140/150 euro al mese che sono sì una miseria, ma che consentono a ognuna di noi di avere una propria dignità sociale e personale.

Signor commissario straordinario, noi tutti lavoratori delle pulizie la ringraziamo per averci avvisato in tempo utile - il 14 settembre 2017 - di quanto stava decidendo in merito al nostro posto di lavoro, e vogliamo con questa lettera pubblica evidenziarle che non siamo state convocati dall'ente, né tantomeno dalla signoria vostra, per venire a conoscenza di quanto stava succedendo, bensì siamo state noi a venire da lei. Né il signor commissario, né i sindacati e tantomeno l'impresa a cui apparteniamo si sono preoccupati di avvisarci, non curandosi minimamente di coinvolgerci nell'intento - per quanto possibile - di trovare una possibile soluzione che accontentasse un po' tutte le parti.

Povera provincia di Oristano, ogni giorno che passa vede sempre più famiglie disperate, grazie soprattutto ai nostri politici e amministratori locali che invece di combattere per mantenete quel poco che c'è sono i primi a distruggere quel minimo che è rimasto.

Signor commissario straordinario della Provincia di Oristano, chiudiamo dicendole che sicuramente lei non lavorerebbe per 150 euro al mese; noi invece ne siamo orgogliose e fiere, e lotteremo con tutte le forze, in ogni luogo e sede, pur consce che sarà una lotta impari e forse già persa, ma la dignità e il lavoro per tutte noi sono la cosa più importante da difendere.

Saremmo state felici di sapere che la signoria vostra avesse lottato, scritto, bussato, disturbato e coinvolto tutti e tutte le forze sociali e politiche per difendere noi operatrici delle pulizie (presenti in Provincia da 20 anni circa), invece da quanto è emerso a lei tutto questo pare non toccarla".

Le signore delle pulizie

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