Un evento eccezionale, nessuna responsabilità per l'esondazione del Rio Zeddiani che, durante l'alluvione del 2013, causò danni e allagamenti a Tiria, frazione ai piedi del Monte Arci tra Oristano e Palmas Arborea.

Il giudice del Tribunale di Oristano Federica Fulgheri ha assolto perché il fatto non sussiste Marco Manai, ingegnere oristanese della Provincia, e Antonio Dessì, progettista e direttore dei lavori originario di Sadali. I due erano accusati di inondazione colposa, la pm Daniela Caddeo aveva chiesto la condanna a otto mesi per Dessì, mentre aveva sollecitato l'assoluzione per Manai.

La vicenda giudiziaria era iniziata dopo un esposto presentato dai residenti di Tiria che si erano ritrovati con gli scantinati allagati e diversi danni. Secondo l'accusa ci sarebbe stata una correlazione tra i lavori di sistemazione della strada provinciale Tiria-Marrubiu e l'allagamento. Quei lavori avevano determinato un innalzamento della carreggiata creando una sorta di diga che aveva impedito il deflusso regolare dell'acqua.

I difensori di Dessi, gli avvocati Massimo Ledda e Carlo Beato, e quelli di Manai, gli avvocati Massimiliano Ravenna e Paolo Todde, hanno sempre ribadito che non esiste alcun nesso tra l'allagamento e i lavori della strada dal momento che anche prima di quegli interventi si erano verificati simili problemi. I difensori hanno ricordato che le tubazioni spesso erano ostruite da rami e foglie e che gli allagamenti in quella zona si sono sempre registrati. Le richieste di assoluzione sono state accolte oggi dal Tribunale.
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