Questa volta niente matematica e storia. All’Othoca di Oristano si continua a riflettere sul significato delle parole in contrasto alla violenza di genere, in un percorso iniziato venerdì scorso con la sociolinguista e divulgatrice Vera Gheno e che proseguirà giovedì 5 dicembre con un incontro in aula magna con il Centro Antiviolenza di Oristano.

Gli studenti questa mattina, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, hanno letto il monologo di Stefano Bartezzaghi dal titolo “Sono solo parole”, che indaga come il linguaggio possa essere la prima forma di discriminazione e violenza, e la poesia “What were you wearing” di Mary Simmerling, incentrata sul tema della del victim blaming, la colpevolizzazione delle vittime, fenomeno tipico nelle coppie dove l’uomo considera la donna come un oggetto di proprietà.

«È necessario», afferma il dirigente scolastico Franco Frongia, «soffermarsi sulle parole che usiamo e capire l’impatto che queste possono avere, non solo sugli altri, ma anche su noi stessi». Dopo il reading, i ragazzi hanno riflettuto sul lungo e lento cammino che la legge sta intraprendendo per tutelare le vittime della violenza di genere e hanno poi affisso impronte tacco-punta in vinile rosso nell’atrio dell’ala nuova dell’istituto, affinché queste riflessioni accompagnino la “grande famiglia” dell’Othoca, non solo in questo giorno importante, ma in tutti quelli a venire.

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