Doveva essere la festa delle famiglie, della pace, della serenità. Il Natale per tante donne invece è stato un incubo. Il telefono del Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano durante le feste squillava di continuo. Molto di più rispetto a un periodo normale.

È l’ultimo dato preoccupante del 2022 che si chiude con numeri più alti rispetto allo scorso anno.  È la convivenza forzata che ha fatto aumentare i casi.

«Durante le festività gli episodi aumentano e, essendo chiuse le scuole, oltre a mettere a rischio le donne mettono a rischio anche i o le minori - spiega Francesca Marras, responsabile del Centro -. Molte donne si sentono dire ‘Hai dato troppe attenzioni ai tuoi parenti’. Oppure ‘Hai indossato un vestito troppo scollato’ o ‘Non hai preparato bene la cena’ e ancora ‘Mi hai trascurato durante il pranzo’».

Secondo l'esperta la convivenza obbligata nelle relazioni violente può scatenare l’ira del partner, amplificando tutte le situazioni di rabbia. «Sono tante le donne  - dice Marras - che sin dal mese di novembre ci dicono di temere l’arrivo delle festività di Natale». Il  totale dei nuovi contatti tra telefonate e mail avuti nel 2022 è di 248. Il totale delle donne prese in carico nel 2021 e sono state seguite anche quest’anno è 84. Mentre il  totale delle nuove prese in carico del 2022 è di 117. Le persone ospitate nella Casa Rifugio sono 19. 

La Marras lancia anche un appello a quelle donne che ancora non hanno avito il coraggio di chiedere aiuto: «Per l’anno nuovo fate un regalo importante a voi stesse: scegliete di essere libere. Se non sapete come raggiungere il Centro Antiviolenza più vicino a voi, chiamate il numero  1522 o rivolgetevi alle forze dell’ordine». 

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