«Nessuna fuga. Abbiamo solo preso atto dell’assenza della minoranza». Così il sindaco Massimiliano Sanna ha replicato alle critiche piovute dopo la discussa seduta del consiglio comunale di giovedì 24 luglio.

Sotto accusa, l’uscita dall’Aula di sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza subito dopo il voto sul riconoscimento di un debito fuori bilancio e poco prima che venisse introdotta la mozione del centrosinistra sulla Ztl. Il sindaco ha spiegato che, poiché i successivi punti all’ordine del giorno erano proposti proprio dai consiglieri di opposizione – che poco prima avevano lasciato l’Aula – la maggioranza ha deciso di aggiornare la seduta. Ma il resoconto dei fatti, ribadiscono dalla minoranza, racconta una dinamica diversa. Durante il voto sul debito fuori bilancio, i consiglieri di centrosinistra non hanno mai abbandonato fisicamente l’Aula.

Hanno ritirato le tessere e sono rimasti nell’area destinata al pubblico, per poi tornare al loro posto subito dopo il voto sull’immediata esecutività dell’atto.

Contestualmente  sindaco, assessori e gran parte della maggioranza hanno lasciato i banchi, determinando così la chiusura della seduta. Sanna ha rivolto un passaggio anche ai tre consiglieri di Forza Italia rimasti in Aula accanto all’opposizione e al consigliere civico Sergio Locci: «Scelte personali che non commento. Se vorranno, daranno spiegazioni alla città».

E ha concluso ribadendo: «La maggioranza non si tira indietro sugli argomenti da discutere in Consiglio. È totalmente falso e pretestuoso. Preciso che tutti i punti inseriti all’ordine del giorno verranno discussi nella prossime sedute del 29 e 31 luglio, pertanto non ha proprio senso dichiarare che vogliamo esimerci dalla discussione o quant’altro. Spero invece che tutto il consiglio, come ho più volte ribadito, abbia senso di responsabilità verso la città e i cittadini senza scaricare responsabilità sugli altri colleghi».

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