Dal primo marzo il questore di Oristano Francesco di Ruberto lascia la sede di Oristano per dirigere la questura di La Spezia.

Dopo tre anni ritorna nella penisola a guidare una struttura prestigiosa in Liguria.

Al suo posto arriverà dal Ministero il neo promosso questore Giovanni Aliquò.

Francesco Di Ruberto questa mattina ha diffuso una lettera aperta con la quale saluta il capoluogo e gli oristanesi. La lettera del questore di Oristano.

"Ora che mi accingo a lasciare la città di Oristano e la sua provincia avverto forte il bisogno di esternare a voi tutti la mia incondizionata gratitudine per avermi accolto e fattomi sentire uno di voi.

Tre anni trascorsi di lavoro intenso e gratificante per continuare a garantire pace sociale e civile convivenza in piena sintonia con tutte le Istituzioni presenti sul territorio.

E con orgoglio che posso dire che la Polizia di Stato ha contribuito, e non poco, a far si che questa città e la sua provincia siano statisticamente le più sicure di tutto il territorio nazionale. Se una statistica può essere esaustiva, per delineare i risultati conseguiti, posso affermare che anche la realtà percepita da tutti i cittadini è quella di una sicurezza che rende la qualità della vita, di chi ne fruisce, ancora migliore.

La vostra terra, e consentitemi la nostra terra, ha bisogno di impegno costante per conservare le sue tradizioni ma anche di proporle nel presente per un futuro che sia il più prospero e radioso possibile. Esiste un punto nel corso della vita professionale di ognuno di noi in cui si capisce che bisogna iniziare un nuovo capitolo confrontarsi con altre sfide.

Si tratta di un momento preciso della vita, che ora sto vivendo io, in cui si lascia un luogo caro guardando avanti con coraggio. Si! Sono all'inizio di un nuovo lungo viaggio, ho preso tutto quello che potevo e fatto una bella scorta di esperienze al punto che le parole del poeta greco Costantino Kavafis, nella poesia Itaca, sembrano fatte apposta per accompagnarmi.

"Devi augurarti che la strada sia lunga, che i mattini d'estate siano tanti, quando nei porti - finalmente e con gioia- toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madre perle, coralli, ebano e ambre, tutta merce fine, anche aromi penetranti d'ogni sorta, più aromi inebrianti che puoi.

Sempre devi avere in mente ITACA- raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per armi, e che da vecchio metta piede sull'isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da ITACA " Francesco Di Ruberto
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