Qualche sorriso a chi a stento riesce a riconoscere tra il pubblico seduto davanti a lui. Il suo viso è scolpito dalla tensione: per Danilo Casula, 39 anni, sta iniziando la sua Sartiglia, quella che mai dimenticherà quella che sogna da quando era bambino.

A Oristano, nella sede del Gremio dei Contadini di via Aristana addobbata a festa, il rito della vestizione de su componidori, primo atto della giostra, il più intimo.

Il cavaliere prescelto dal presidente del Gremio Mauro Solinas per guidare la Sartiglia di San Giovanni è salito sulla “mesitta” in legno alle dodici in punto, come del resto vuole la tradizione. Le massaiedde Giulia Solinas e Susanna Sanna hanno iniziato subito il loro compito facendo indossare a Danilo Casula la camicia bianca di lino. È il primo indumento del capo corsa.

Poi sarà la volta dei nastri rossi che verranno cuciti alle braccia. Seguirà su coiettu di pelle, i fazzoletti cuciti attorno al viso che accoglieranno la maschera color terra.

La regia del rito scandito dal rullo dei tamburi e dagli applausi di chi assiste alla vestizione è affidata a sa massaia manna Manuela Carta: lei non sta mai ferma, si sposta in continuazione per osservare ogni minimo dettaglio. Perché tutto del resto deve essere perfetto.

Fuori dalla sede del Gremio intanto c’è già una folla immensa che aspetta di applaudire su componidori. Quando Danilo Casula avrà indossato anche velo e cilindro, davanti a tutti ci sarà su componidori, il re di Oristano per un giorno. E la Sartiglia, quella tanto attesa dopo la pandemia, a quel punto potrà veramente iniziare.

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