Per anni ha sopportato le angherie, le violenze fisiche e verbali quasi quotidiane del compagno. Dopo averlo perdonato innumerevoli volte, ha deciso di denunciarlo mandandolo in carcere.

Una lunga storia di abusi e violenze che arriva da un paese della provincia di Oristano, dove la Polizia ha arrestato e condotto in carcere, su disposizione della locale Procura, un trentenne accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate ai danni della giovane compagna.

Sempre ubriaco e in preda a un’ingiustificata gelosia, maltrattava la compagna convivente. La insultava, la minacciava di morte, la picchiava anche con oggetti contundenti. In alcuni casi la prendeva per i capelli e la colpiva con pugni in faccia, lanci di bottiglie e di tutto ciò che gli capitava a tiro.

Condizioni di vita penose a cui la ragazza è stata costretta per anni, fino all’ultimo episodio. Un brutale pestaggio che l’ha costretta ad andare in pronto soccorso, dove i medici le hanno riscontrato lesioni, traumi e fratture al viso guaribili in non meno di sessanta giorni. La vittima è stata persino trasferita in un’altra struttura sanitaria per essere sottoposta ad interventi di chirurgia maxillofacciale.

Di qui la decisione di recarsi in Questura e denunciare. L’aguzzino, dopo le rapidissime indagini coordinate dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile, è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere e si trova ora nella casa di reclusione di Massama, dove verrà interrogato.

È la 24esima misura cautelare che la Squadra Mobile di Oristano esegue da inizio anno per reati da “codice rosso”: 9 di stalking e 15 di maltrattamenti contro familiari e conviventi, che vedono vittime donne, minori e anziani.

In tutti i casi trattati, sottolinea la Questura, fattore comune è l’abuso di alcol e stupefacenti.

(Unioneonline/L)

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