Stop all’invasione dei cinghiali. La Regione ha approvato il Piano operativo di gestione  delle popolazioni nel territorio dell’Oristanese per gli anni 2024-2026. Il piano, che ha già ottenuto il parere positivo dell’Ispra, è ora nelle mani della Provincia che dovrà provvedere alla sua attuazione.

Un passo molto atteso da Coldiretti Oristano: «Più volte abbiamo denunciato come la mancanza di azioni utili al contenimento abbia portato la fauna selvatica a operare liberamente compromettendo la produttività dei campi – dichiarano Paolo Corrias ed Emanuele Spanò, presidente e direttore Coldiretti Oristano  - Ribadiamo la necessità di  programmare azioni organiche di contrasto». 

Tre le modalità di intervento: le aree soggette a danni saranno recintate, prevista poi la cattura con il trasferimento degli animali e l’abbattimento. La Coldiretti fa sapere che negli ultimi 5 anni nella provincia di Oristano sono stati erogati come indennizzi per i danni causati dai cinghiali 226 mila euro, ovvero circa l'82% contro il 18% da altri animali. Solo nel 2022, infatti, sono stati 66 i milioni di euro erogati alle aziende agricole per i danni da cinghiale sugli 80,4 milioni di indennizzi per i danni diretti da fauna selvatica, cifra che costituisce il picco più alto rilevato nell’ultimo quinquennio.

In base al rilevamento, poi, i territori più colpiti sono quelli di Sinis e Montiferru. Inoltre, complessivamente, nel corso del 2022 e del 2023 sono stati accertati rispettivamente 85 e 83 incidenti stradali causati dal cinghiale. Pochi giorni fa aveva chiesto alla provincia di intervenire nella borgata di San Giovanni di Sinis il sindaco di Cabras Andrea Abis. Qui i cinghiali sono ormai parte integrante del territorio: stanno creando danni sia all'ambiente ma anche a ridosso delle abitazioni. Il primo cittadino aveva sottolineato anche la pericolosità per le persone. Nella nota che l’Ente ha inviato al Comune di legge che «le azioni verranno attuate a breve». Abis però precisa: «Servono informazioni più precise per capire quali ordinanze attuare e come organizzare la vigilanza». Non rimane che attendere. 

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