Il pronto soccorso del San Martino rimane chiuso, ma arrivano i nuovi medici per il reparto Covid e le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale.

Le ambulanze con infartuati e traumatizzati vengono dirottate a San Gavino, Nuoro e anche a Cagliari: la struttura, così come il reparto Covid, è ancora satura e non si riesce a trasferire altrove i pazienti e permettere la sua riapertura.

Un gravissimo problema che sta causando disagi al bacino di utenza di oltre 180mila persone che risiedono in provincia di Oristano. Attualmente, come precisa la direzione della Assl, il pronto soccorso ospita 12 pazienti, mentre nel reparto Covid sono ricoverati 10 ammalati. "Naturalmente lavoriamo per effettuare i trasferimenti e liberare gli spazi - spiega la direttrice della Assl Valentina Marras - ma c'è un continuo afflusso di nuovi pazienti. Al momento non è possibile prevedere quando si potranno riprendere gli accessi non Covid".

Dopo tante promesse e lunghe attese arrivano i medici a rinforzare i presidi del territorio: dieci sono destinati alla provincia di Oristano. Otto andranno a rinforzare il reparto Covid del San Martino, uno al reparto Covid di Ghilarza e un altro al reparto Covid di Bosa. "Per quanto riguarda le Usca, unità speciali di continuità assistenziale - annuncia Valentina Marras - siamo passati da 5 a 11 medici (sei in più) attualmente operativi in tutto il territorio provinciale". In giornata la Funzione pubblica della Cisl aveva lanciato un nuovo allarme per la gravissima situazione legata alla chiusura del pronto soccorso.
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