Una vera e propria beffa. Il Pronto soccorso del San Martino di Oristano ha richiuso i battenti ad appena 48 ore dalla riapertura. Da ieri sera ammessi solo pazienti Covid.

Un incubo che si ripete. Il Pronto soccorso era rimasto chiuso per tre settimane dopo che anche il "percorso pulito" era stato invaso da pazienti positivi al SarsCov2.

Sabato mattina, dopo la sanificazione e il trasferimento degli ultimi positivi a Bosa e Ghilarza, la riapertura, con percorsi separati tra pazienti Covid e non Covid. Divisione saltata in una manciata di ore: nella zona pulita sono stati sistemati quattro pazienti positivi e il presidio di emergenza ha dovuto nuovamente chiudere, lasciando un bacino di utenza di 180mila persone senza Pronto soccorso.

NUORO - Non va meglio al San Francesco, dove continua il triste spettacolo delle ambulanze costrette ad aspettare in coda ore e ore. Il cortile dell'ospedale è ormai a tutti gli effetti un reparto Covid, con le ambulanze parcheggiate assieme ai pazienti.

Pazienti che aspettano anche due giorni, senza cure né servizi igienici. Una 74enne di Fonni con problemi respiratori ha atteso ben 62 ore.

I volontari fanno quel che possono: "Misuriamo la saturazione, anche se non è nostro compito. Facciamo anche gli oss, abbiamo padelle e pappagalli e li aiutiamo a fare i bisogni. E' umiliante stare così per i pazienti. Dovrebbero mandarli a casa e curarli a domicilio, e invece li tengono qui con la febbre alta. E noi rischiamo di infettarci".

Gli operatori del 118 sono ormai allo stremo: "Stiamo arrivando a fare 24, anche 48 ore di turno".

(Unioneonline)

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