Oristano apre il “Festival di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne”
Un mese per dire basta alla violenza di generePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un mese per dire basta alla violenza di genere. È con questa forza che il Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” e l’Associazione Prospettiva Donna, con il sostegno di enti e istituzioni locali, inaugurano la III Edizione del Festival di Sensibilizzazione per il contrasto alla violenza contro le donne.
La città si accende di arte, parole e testimonianze con l’apertura delle mostre fotografiche “Adesso sono viva” di Benedetto Mameli e Simona Arrai, e “Gli occhi delle donne”, realizzata con le ospiti del Centro e della Casa Rifugio. Nello spazio espositivo di via Garibaldi 13 trovano casa anche “Il filo invisibile” e “MeDea”, opere nate dai laboratori creativi del Centro, dove il dolore si trasforma in espressione e rinascita.
Dal 15 novembre si entra nel vivo con incontri, reading, dibattiti e performance. Ad aprire il programma sarà “Volevate il silenzio. Avete la mia voce” di Patrizia Cadau, seguito da giornate tematiche dedicate alla violenza simbolica nei media (21 novembre) e al body shaming con Francesca Spanu e il suo libro “Il corpo sbagliato” (24 novembre). Il 25 novembre, giornata simbolo dell’iniziativa “Orange the World”, l’incontro con la Rete Antiviolenza sarà accompagnato dalle coreografie di Carlo Petromilli e Claudia Tronci, seguite dalla consegna di 300 stelle realizzate nei laboratori BurRumBàlla come gesto di sorellanza e speranza.
Grande attenzione sarà riservata anche ai più giovani, protagonisti di una vera e propria rete educativa. L’11, il 13, il 17, il 19 e il 24 novembre le operatrici del Centro incontreranno studenti e studentesse delle scuole di Bonarcado, Cuglieri, Seneghe, Santu Lussurgiu e Cabras con il progetto “Potere alle parole”, un percorso per riconoscere e superare stereotipi e pregiudizi di genere. Il 12 novembre sarà la volta dell’Istituto Mossa di Oristano con l’iniziativa “Comunicare per crescere”, mentre il 20 gli studenti dell’Istituto Artistico Contini parteciperanno a un laboratorio sulla violenza assistita.
Il Festival proseguirà fino all’11 dicembre tra musica, arte e formazione, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini. Un mese per riflettere, agire e ricordare che sensibilizzare significa cambiare la cultura che ancora oggi permette la violenza.
