L’obiettivo è uno solo: non lasciare sole le donne e incoraggiarle a uscire da situazioni drammatiche, che spesso si verificano all’interno delle mura domestiche. La Asl di Oristano scende in campo per aiutare chi ha bisogno d’aiuto con uno sportello d’ascolto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebrerà martedì 25 novembre. Per il secondo anno consecutivo, il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Martino di Oristano, diretto dalla dottoressa Francesca Campus, sarà a disposizione delle donne che potranno contattare il servizio al numero telefonico 0783.317397: sarà attivo martedì 25 novembre, dalle 16 alle 19.

Ma è possibile anche inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica codice.rosa@asloristano.it. Questa sarà attiva dal 25 novembre in poi. In entrambi i casi sarà garantita l’assoluta tutela della privacy e dell’anonimato. A rispondere alle richieste saranno la ginecologa Emanuela Meloni e l’ostetrica Gabriella Miscali, responsabili del percorso aziendale sulle vittime della violenza di genere, che potranno fornire informazioni, consigli e suggerimenti per uscire da situazioni di violenza. “Abbiamo scelto di replicare anche quest’anno l’iniziativa dello sportello di ascolto per le vittime di violenza di genere – spiega la direttrice del reparto di Ginecologia Francesca Campus – perché si tratta di un fenomeno estremamente diffuso, che rappresenta una grave violazione dei diritti umani, ma anche un problema sociale e sanitario rilevante anche nelle nostre realtà. Quest’anno – aggiunge la dottoressa Campus – abbiamo messo a disposizione anche una mail dedicata, che vuole essere una ulteriore possibilità, per le donne, di mettersi in contatto con noi, per richiedere un aiuto”. “Nel 2024 sono state 4 le donne prese in carico dall’ospedale San Martino perché vittime di violenza sessuale, ma – chiarisce la dottoressa Meloni – il fenomeno della violenza di genere è più complesso, perché comprende anche quella psicologica, economica e più in generale i casi di prevaricazione di genere. Rivolgendosi al nostro servizio le donne che subiscono queste situazioni troveranno l’aiuto di cui hanno bisogno, perché non ci limitiamo a trattare la violenza sessuale, che ha naturalmente bisogno di una presa in carico immediata, ma siamo anche in grado di fornire un aiuto concreto e consigli pratici, in quanto siamo in collegamento con la rete territoriale che si occupa di violenza di genere, come forze dell’ordine, magistratura, centro antiviolenza”.

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