Oristano, al dottor Antonello Gallus uno dei tre premi “Eleonora d’Arborea” 2025
Il riconoscimento promosso dalla sezione di Oristano della Federazione Italiana Donne Arti Professioni AffariAntonello Gallus (Archivio)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per la prima volta c’è anche un uomo, una figura che per tantissimi anni si è preso cura delle donne, camminando al loro fianco. Uno dei premi “Eleonora d’Arborea” 2025, promossi dalla sezione di Oristano della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari guidato da Pupa Tarantini, oggi sarà conferito al dottor Antonello Gallus, scomparso lo scorso anno, «per il suo impegno nella prevenzione del tumore al seno e per gli eccellenti risultati nella diagnosi precoce, nonché per lo spirito di abnegazione e di servizio che lo ha contraddistinto e l’abnegazione e passione con cui ha lottato sempre dalla parte delle donne e della scienza».
Queste le motivazioni che verranno lette durante la tradizionale “Cerimonia delle Candele” in programma stasera alle 19 a Sa Mesa, in via Amsicora a Oristano. Il premio, ideato cinque anni fa da Pupa Tarantini, vuole valorizzare le donne che si distinguono per generosità e impegno nella vita professionale, familiare, artistica o per azioni di particolare rilevanza.
Un riconoscimento che si ispira alla figura storica di Eleonora d’Arborea, simbolo di giustizia e impegno civile. Un altro primo sarà conferito alla dottoressa Graziella Agus, «per il suo impegno nella prevenzione del tumore al seno, per lo spirito di servizio che contraddistingue il suo quotidiano lavoro, per le doti umane che le consentono di accogliere ogni giorno e confortare molte donne in un momento di grande fragilità».
Il terzo riconoscimento sarà per Luigia Armas, «per il suo essere stata donna, madre, moglie e figura di riferimento dell’azienda di famiglia secondo principi saldi di rettitudine e solidarietà e per aver saputo raccogliere e divulgare l’esperienza della propria nonna e della madre nell’arte della lievitazione, panificazione e realizzazione artistica del pane».
Molto noto “Su pai pintau” donato al Papa in occasione del Giubileo del 2000. Si ricorda altresì la sua collaborazione con l’università di Sassari per la sperimentazione di lieviti naturali.