A quasi un anno dalla violenta lite col padre, Federico Sanna è comparso davanti al giudice del Tribunale di Oristano. Il 23enne deve rispondere della pesante accusa di tentato omicidio per la coltellata al padre Bruno, 62 anni.

Davanti alla giudice Federica Fulgheri, l’avvocato difensore Gianfranco Meloni in accordo col pm Andrea Chelo aveva proposto di patteggiare una pena di 5 anni. Richiesta rigettata dalla Gup anche alla luce delle lesioni permanenti subite da Bruno Sanna che, come dimostra la relazione del medico, è rimasto paralizzato agli arti inferiori dopo la coltellata alla schiena.

La giudice ha rinviato l’udienza al 23 febbraio per valutare un rito alternativo.

La lite era scoppiata a febbraio di un anno fa nella casa di via Sassari per futili motivi, era degenerata quando il giovane aveva impugnato il coltello e aveva colpito il padre alla schiena. La lama aveva raggiunto la colonna vertebrale. Era stato Federico Sanna a chiamare i soccorsi, poi l’arrivo dei Carabinieri della Compagnia e del Comando provinciale di Oristano che dopo i vari accertamenti avevano arrestato il 23enne (che si trova a tutt’oggi ai domiciliari). La difesa ha sempre sostenuto che il giovane aveva cercato di difendersi, temeva la reazione del padre durante la discussione.

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