Oncologia del San Martino di Oristano, la Asl risponde alle accuse: «Qui nessun ridimensionamento»
Le parole dopo le dichiarazioni del consigliere regionale Solinas (M5s) sui follow-up bloccati e i posti letto in meno«Nessun ridimensionamento dei servizi sanitari e, tanto meno, nessun caos nella Struttura Complessa di Oncologia ed Ematologia dell’ospedale San Martino di Oristano. Ma piuttosto un potenziamento della stessa, confortato dai numeri in crescendo del 2022 e del 2023». È quanto dichiarato dal direttore sanitario della Asl 5, il dottor Antonio Maria Pinna e il direttore della stessa Struttura Complessa di Oncologia, il dottor Luigi Curreli, dopo l’allarme lanciato ieri dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Alessandro Solinas. Stando alle parole del pentastellato infatti nell’ospedale sarebbero stati congelati i follow-up e i posti letto sarebbero stati diminuiti.
Ma i dati forniti dalla Asl restituiscono una situazione ben diversa: nel 2023 i numeri totali degli accessi fra Day Hospital e prestazioni ambulatoriali sono stati 18.276, il 32% in più rispetto al 2022 (13.830). Dati anche migliori rispetto al periodo pre-Covid, 15772 nel 2019, con un aumento del 15 per cento. «Il considerevole aumento delle richieste – spiegano Curreli e Pinna – non consente al momento il follow-up secondo le tempistiche precedenti. Stiamo però parlando di pazienti già guariti, per i quali la recidiva non si trova dietro la porta e comunque, al momento, appare poco probabile. Nessuna scelta viene mai fatta a rischio del paziente, ma tenendo conto delle procedure e delle tempistiche previste dai protocolli sanitari internazionali». I ritardi non si registrano però neanche nel caso di pazienti affetti da tumore: «Questi ultimi – continuano i due direttori – vengono infatti presi in carico immediatamente dalla nostra Struttura attraverso il nuovo Centro Accoglienza Servizi, che già conta 34 pazienti di prima diagnosi presi in carico nell’ultimo trimestre. È bene ricordare, in proposito, che il Cas di Oristano è uno dei tre soli centri di questo tipo operanti ad oggi in Sardegna, unitamente a quello di Nuoro e all’ospedale Brotzu di Cagliari. Un centro sperimentale voluto in maniera puntuale dell’assessorato regionale alla sanità, scelta che riconosce l’alta qualità del servizio di Oncologia oristanese sviluppatasi nel tempo, col compito di rendere più agevole l’assistenza al paziente oncologico di prima diagnosi nel suo percorso terapeutico ed assistenziale». Da segnalare che il notevole aumento delle attività di Day Hospital «ha reso necessario, come scelta strategica, di dilatare nel tempo le visite di follow-up dei pazienti guariti, ma che comunque rimangono sotto osservazione», conclude Curreli.
Come sottolineato dal direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi «l’obiettivo di questa direzione generale è non quello di ridimensionare, ma potenziare la Struttura Complessa di Onco-Ematologia, come abbiamo già fatto negli ultimi due anni. E’ peraltro d’obbligo ricordare che specialmente in ambito sanitario ad un aumento dell’offerta corrisponde anche un aumento esponenziale della domanda. Questo sta accadendo anche nella Struttura Complessa di Oncologia dell’ospedale San Martino, alla quale, sempre più spesso, si rivolgono anche pazienti di territori vicini e di competenza di altre aziende sanitarie. Ma la tutela immediata dei pazienti malati non viene mai meno, ma anzi, sarà di stimolo per l’avvenire nella ulteriore ricerca di medici e personale sanitario, che faccia fronte in maniera sempre più adeguata all’aumento delle richieste».
(Unioneonline/v.f.)