A Nurachi la ricerca continua, con l’obiettivo di raccontare la storia antica del paese. Il Comune ha approvato il nuovo progetto di scavo nel centro storico, dopo che la Regione, nei mesi scorsi, ha annunciato il finanziamento per una nuova campagna di scavo, per un totale di 75mila euro.

«La fase successiva ora è appaltare l’intervento  - spiega il sindaco Renzo Ponti  - Poi i lavori inizieranno di nuovo». Esattamente attorno e sotto l’area dove sono stati costruiti i due acquedotti, uno negli anni 20 e uno negli anni 60, zona in cui grazie agli scavi effettuati a fine del 2022 è venuta alla luce parte di una struttura nuragica.

È stato questo il risultato delle prime ricerche archeologiche nell’ambito del progetto di ricerca dal titolo “Pischendi. La riscoperta delle origini”, portato avanti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologica e finanziato dal Comune di Nurachi e dalla Fondazione di Sardegna. Tutto è iniziato due anni fa, quando il Comune ha deciso di capire bene l’origine di quei due grandi massi di basalto che spuntano da sempre dal muro periferico dell’area che ospita le due torri ora gestite da Abbanoa.

Maura Vargiu, funzionaria della Soprintendenza, lo scorso anno aveva parlato di una struttura circolare ben definita che si estende in varie parti, anche sotto una delle due torri. E che la grandezza faceva pensare a un edificio molto importante. 

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