Spostano delicatamente una pietra dopo l'altra per capire, prima di tutto, cosa si nasconde sotto quel misterioso dosso a nord ovest della collina di Mont'e Prama.

È da lì che gli archeologi hanno iniziato a scavare, alla scoperta di un altro tesoro. Il Sinis è da due giorni nuovamente sotto la lente d'ingrandimento degli studiosi.

È partita dunque una nuova campagna di scavo, la terza dopo quella del 1974, quando furono scoperti i primi Giganti di pietra ora in esposizione tra il museo di Cagliari e Cabras.

L'attenzione dunque ora è solo per quell'enorme dosso ricoperto da pesanti massi e vegetazione, che secondo gli esperti potrebbero nascondere le parti di un edificio antico. «Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: scoprire per conoscere - ha detto ieri Usai - I nostri occhi, ma soprattutto i nostri studi ci dicono che probabilmente là sotto c'è qualcosa di interessante, per questo non potevano che iniziare da quel punto. Se poi alla fine quel dosso non è altro che un cumulo di pietre, pazienza».
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