Inquietante messaggio sul muro del cimitero a Paulilatino. Una croce accompagnata dalle iniziali di un giovane del paese M.D. e la scritta bar accanto. Un chiaro riferimento al trentaseienne che gestisce il bar nella piazza principale del paese a Paulilatino, Mattia Demurtas.

La scoperta ieri mattina da parte di alcune persone che passavano nei pressi del camposanto e che hanno notato il messaggio di minaccia lasciato con una bomboletta spray sul muro perimetrale, vicino all'ingresso secondario. Un punto dove non ci sono telecamere di videosorveglianza, presenti invece all'ingresso principale del cimitero. Il destinatario delle minacce è stato quindi informato dell'accaduto. Il giovane, 36 anni, pare non abbia mai subito intimidazioni e il fatto ha suscitato nel centro del Guilcier stupore ed indignazione. L'interessato preferisce la via del silenzio.

Il sindaco

A commentare quanto accaduto è invece il sindaco Domenico Gallus, 56 anni: «È un fatto vigliacco e codardo, da condannare in modo assoluto. È un episodio che getta un'ombra sinistra sul nostro paese che si sta cercando di riprendere dai disagi causati dalla pandemia». E aggiunge: «Questo giovane ha sempre svolto il suo lavoro. Si tratta di un bravissimo ragazzo, ben voluto da tutti».

Le indagini

Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione del paese, ieri arrivati in cimitero per il sopralluogo dopo la segnalazione dell'accaduto. A loro il compito di far luce su una vicenda che ancora una volta ha scosso il paese del Guicier. Non è infatti la prima volta che si verificano fatti simili. In ordine temporale l'ultimo episodio simile risale al dicembre del 2018, quando a subire pesanti minacce era stato il capitano della Compagnia barracellare del paese, Peppino Caddeo. Una croce accanto al suo soprannome: Trabaione , era stata tracciata con una bomboletta spray su una cisterna all'ingresso ovest di Paulilatino. Un messaggio chiarissimo che però non aveva sortito gli effetti che forse qualcuno sperava. Il capitano dei barracelli (al quale nel 2011 gli avevano tagliato l'oliveto, lasciato una testa d'agnello mozzata e due pallottole) aveva proseguito dritto nel suo lavoro. Nel settembre del 2016 offese e minacce erano state rivolte ad un muratore.

Alessia Orbana

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