Pedagogia e sport insieme. Un modo per gestire le paure, l'ansia da prestazione ma anche capire i propri punti di forza. A Marrubiu, alla Shardana Motocross Academy, dove tanti bambini e ragazzi imparano a usare la moto, è possibile anche capire come gestire la propria emotività.

Una volta al mese una pedagogista incontra tutti gli atleti dai 4 anni in su, mettendo in pratica diverse iniziative e progetti.  «L’obiettivo  - spiega l'esperta Valentina Sollai - è quello di supportare i piloti e le famiglie del team, nel gestire quegli aspetti relazionali ed emozionali che caratterizzano la pratica sportiva e incidono in modo importante sulla performance, perlopiù se consideriamo le fasce di età a cui l’academy si rivolge. Penso che la professionalità maturata negli anni da Matteo Demurtas che gestisce la scuola, unita alla sua sensibilità personale, hanno fatto emergere in lui l’esigenza di affiancarsi ad una figura professionale “altra” per garantire benessere ai suoi piloti, alle famiglie e di riflesso all’intero team Shardana Motocross».

Come ribadito dal Consiglio Europeo, la pedagogia nello sport si configura come strumento capace di sviluppare le life skills di ciascun bambino e ragazzo in una presa in carico olistica della persona: «La mia figura di pedagogista mira a promuovere e sviluppare la dimensione dello sviluppo sociale e relazionale che consente un miglioramento dello stare bene, anche, come in questo caso - spiega ancora Valentina Sollai  -  in un contesto sportivo, rafforzando la coesione di team e accompagnando i piloti a scoprire valori, punti di forza, limiti e vissuti emotivi di ciascuno, per poterli incanalare in maniera adeguata e con ricadute positive anche in termini di performance». 

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