Per anni ha lavorato all’estero, sulle piattaforme petrolifere e non solo. Ora, da qualche mese, ha deciso di far rientro nella sua terra natale e di dare vita ad un progetto ambizioso, destinato a crescere nel tempo.

Mario Musu, 41 anni, a dicembre ha aperto un salumificio nella cittadina del Mandrolisai e nei progetti, in un futuro a stretto giro di boa, intende avviare un allevamento nelle campagne samughesi e aprire in questa località anche una sala degustazioni. Un sogno caldeggiato da tempo, frutto anche della passione trasmessa dalla famiglia. Ha scelto una via che sino a qualche tempo fa non era semplice, ma i fatti gli hanno dato ragione.

La sua è tra le prime aziende in Sardegna ad avere ottenuto il bollo ovale, quello che, dopo lo sblocco della peste suina che ha attanagliato la Sardegna e le sue imprese per lunghissimo tempo, consente ora di commercializzare i prodotti realizzati con carni sarde anche fuori dall’Isola. Una conquista importantissima che aggiunge valore ad un progetto che punta a fare della qualità delle produzioni sarde un punto di forza. Ora Musu è pronto già al prossimo passo. Al momento fa la spola tra Samugheo e Torino, dove vive la moglie con Ettore, il loro bimbo di appena tre anni. A maggio l’intera famiglia sarà a Samugheo, pronta a rimettersi in gioco e a portare un progetto innovativo nella terra dalla quale Mario Musu non si è mai staccato.

Il giovane imprenditore racconta: «Sono stato per molti anni in giro per il mondo, lavorando nelle piattaforme petrolifere. Poi, nel 2015, ho iniziato a lavorare in un giacimento di gas in Egitto  come capo cantiere. Quindi mi sono trasferito a Torino, dove tutt’ora faccio la spola per vedere la mia famiglia. A maggio saremo tutti a Samugheo, anche mia moglie che è fisioterapista e vedrà se avviare un’attività qua. È scattata una molla che  dopo anni fuori mi ha portato a riavvicinarmi al mio paese e a Samugheo ho deciso di investire perché credo in questo territorio». A dicembre, dopo circa un anno e mezzo di lavori, l’inaugurazione del salumificio che ha realizzato in via Kennedy. Sino a poco tempo fa lavorava carni di qualità in arrivo dall’Emilia. Ora, superato il problema del blocco, a fare da protagoniste sono le carni isolane. «Presto daremo gambe al resto del progetto, la filiera per me è una priorità – prosegue Musu –. In località Sa Minda longa realizzeremo un allevamento e sempre qui in campagna sarà creata una sala degustazioni. In questi anni ho fatto anche dei corsi di degustazioni di salumi e sono assaggiatore Onas. La mia è stata una vera e propria scommessa. Ero determinato ad aprire questa attività, nella convinzione e speranza di poter lavorare carni sarde con lo sblocco dovuto alla peste suina e così è stato. Ora a brevissimo, accanto al laboratorio, apriremo anche un punto vendita. Al momento stiamo procedendo con le consegne a domicilio e le spedizioni fuori dall’Isola. I nostri clienti sono soddisfatti e apprezzano la qualità dei prodotti». Allo stato attuale Musu ha un dipendente, ma conta di ampliare a breve. «Sicuramente – prosegue - in organico ci saranno altre due persone. L’ulteriore prossima tappa sarà quella di avviare la recinzione per l’allevamento che sarà allo stato semi-brado». Una novità, quella dell’apertura del salumificio molto gradita dalla comunità. «Il paese l’ha presa molto bene. Gran parte delle vendite al momento sono locali. Sono molto contenti di queste novità e apprezzano la qualità dei prodotti», conclude Musu.

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