31 agosto 2016 alle 11:03aggiornato il 31 agosto 2016 alle 11:16
La sabbia più rubata in Sardegna? E' quella del Sinis
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Per ora la sabbia più rubata dai turisti è quella del Sinis. E cioè i famosi granelli di quarzo che i vacanzieri prelevano dalle suggestive spiagge di Is Arutas, Mari Ermi e Maimoni. Un triste primato annunciato dagli operatori addetti ai controlli aeroportuali allo scalo di Elmas che ogni giorno, da maggio a ottobre, sequestrano chili e chili di sabbia dalle valigie dei vacanzieri. I dipendenti dell’aeroporto cagliaritano hanno denunciato la vicenda sulla loro pagina Facebook dal titolo Sardegna rubata e depredata, nata nel 2015 proprio per raccontare a tutti quanta sabbia ogni anno rischia di abbandonare l’Isola. Gli operatori questa volta però non bacchettano solo i ladri di sabbia ma anche il Comune di Cabras. «In tanti ci riferiscono che nel Sinis mancano i controlli da parte delle forze dell’ordine - spiegano gli operatori dell’aeroporto - Come anche i cartelli di divieto: le poche indicazioni presenti pare che siano sbiadite, illeggibili e vecchie di dieci anni». Dalle lamentele che arrivano quotidianamente agli addetti ai controlli delle valigie risulta che il Comune sembrerebbe poco interessato alla tutela del quarzo, visto che il territorio è sempre di più abbandonato e invaso dai camperisti abusivi. «Tutto questo è frutto esclusivamente dei tantissimi messaggi che riceviamo ogni settimana dalle persone che ci chiedono di intervenire. Noi però possiamo solo dare consigli e dare voce a tutte le lamentele. Contrastare questo fenomeno spetta ad altri». Replica il sindaco Cristiano Carrus: «I cartelli di divieto sono ben evidenti in tutta la costa. Quest’ anno sono molti di più rispetto agli altri anni. È comunque impossibile controllare il comportamento di tutti i vacanzieri».
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