Padre Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico della diocesi di Ales-Terralba, è stato chiamato a far parte della Commissione episcopale per le migrazioni dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, organismo che riunisce tutti i vescovi presidenti delle conferenze regionali.

La Commissione, composta da 7 responsabili di diocesi, ha il compito di studiare il fenomeno delle migrazioni e favorire il dialogo e l'integrazione tra i popoli. Il primo grande impegno per padre Carboni sarà il convegno sul tema "Mediterraneo frontiera di pace. Incontro di riflessione e spiritualità", previsto a Bari il prossimo febbraio.

L'evento riunirà Papa Francesco con un'ottantina di rappresentanti delle Chiese dei 19 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, un momento di fraternità fra i vescovi in comunione con il Santo Padre.

"La realizzazione dell'incontro - ha spiegato la Conferenza Episcopale Italiana in un comunicato - impegna a recuperare le radici culturali che hanno innervato la storia del Mare Nostrum e dell'Europa. Ne nasce la responsabilità di uno sguardo profetico, che aiuti le Chiese a trovare le vie per rinnovare la loro missione evangelizzatrice, nonché per osare la pace e fondarla sul diritto, la giustizia sociale, la riconciliazione, la salvaguardia del creato".

La missione del convegno sarà individuare le vie per accogliere l'immigrato con la sua tradizione religiosa, alimentare una convivenza che si traduca in fraternità, testimoniare come le religioni possano costruire unità, rispetto a ogni prospettiva o tentazione di scontro di civiltà.
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