Il caro bollette stritola gli esercenti, ma c’è chi resiste
La gelateria di Piazza Mariano IV non chiude: “Anche se i conti non tornano affatto”Bar Pinna, bollette alle stelle. Nella foto di Alessandra Chergia il titolare Enrico Pinna
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Il caro bollette che sta mettendo in ginocchio le attività commerciali della città non rispetta niente e nessuno. Il bar-gelateria dei fratelli Pinna in piazza Mariano IV, uno dei locali storici con un’attività consolidata negli anni, non sfugge ai tentacoli del caro tutto, energia in primis. Una settimana fa aveva abbassato la serranda la geleteria “Numero Uno” di piazza Roma; il bar Pinna non chiude, resiste ma sconta le difficoltà e fa i conti “con conti che non tornano” , dice Enrico Pinna che con il fratello Paolo hanno ereditato l’attività dal padre Carlo che a sua volta l’aveva ricevuto da nonno. “Siamo qui dal 1950 , continua Enrico Pinna, ma una situazione del genere non l’avevamo mai vissuta. Le bollette da diversi mesi sono triplicate, siamo partiti a giugno con 4.073 euro, 7300 a luglio, 8.473 a agosto, 3,899 a settembre. Negli stessi mesi del 2021 non abbiamo mai raggiunto le 3 mila euro. Stringiamo i denti e la cinghia, andiamo avanti ma con le difficoltà che si possono immaginare. Siamo stati costretti a rivedere i prezzi perché oltre all’energia elettrica sono aumentati anche i costi di tutti i prodotti da banco e per la produzione dei gelati nel nostro laboratorio. Lo zucchero da 75 centesimi è schizzato a 1 euro e 409 centesimi, il latte è aumentato di 20 centesimi a litri. L’aggiornamento del listino prezzi è stata una necessità, il gelato è passato da 23 euro a 30 euro al chilo. Il caffè 1,20 a tazzina, per esempio. Abbiano contenuto le spese del personale, per fortuna la clientela ha capito ma è davvero difficile andare avanti”, conclude Enrico Pinna.