È stato presentato questa sera il progetto dell'housing sociale in via Lepanto a Oristano.

Un'iniziativa, avviata dalla precedente amministrazione, che continua a scatenare le proteste dei residenti preoccupati per la vivibilità della zona.

Il progetto, illustrato dall'architetto Anna Pasini e dai rappresentanti di Torre, la società che si era aggiudicata il bando del Comune un anno fa, interessa un lotto di circa 2mila metri quadrati con due edifici su 4 e 5 piani, terrazza comune, spazi verdi e parcheggi.

I canoni saranno a partire da 198 euro per i monolocali, mentre gli alloggi in vendita andranno dai 60mila a 130mila euro.

Il sindaco Andrea Lutzu ha spiegato di aver chiesto al dirigente di non firmare la convenzione in attesa di approfondimenti e ha sostenuto che ci sono quattro possibilità: non realizzare il progetto, lasciarlo invariato, traferirlo in un'altra area oppure rimodularlo.

Se si dovesse rinunciare però l'amministrazione dovrebbe dire addio ai 17 milioni di Oristano est che comprende anche il progetto di housing sociale. Con tutta una scia di conseguenze come eventuali interventi della Corte dei Conti.

Il dirigente dell'ufficio tecnico Giuseppe Pinna ha poi ricordato che "un’altra area che possa ospitare il progetto in Oristano est non c’è, quindi diventa difficile trasferirlo".

Resta quindi l’ipotesi di rimodulare l’intervento prevedendo 45 alloggi (nel bando si andava da un minimo di 45 a un massimo di 60) e una serie di iniziative per migliorare la viabilità e destinare gli oneri delle urbanizzazioni al miglioramento del rione. Il comitato di cittadini però ha annunciato battaglia.
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