Prima da Oristano a Nuoro. Poi a Ozieri. Brutta avventura per una diciottenne di Oristano che il giorno della vigilia di Natale ha dovuto percorrere un’infinità di chilometri prima di essere visitata da un ortopedico a causa di un brutto gonfiore importante alla caviglia.

Racconta la disavventura iniziata a Oristano la mamma della ragazza, Cristiana Cadoni: «Quando sono arrivata al Pronto Soccorso del San Martino, a mezzanotte, gli operatori presenti al triage mi hanno comunicato che era inutile aspettare perché mancava l’ortopedico. A quel punto mi hanno detto che dovevo raggiungere o l’ospedale di Nuoro oppure quello di San Gavino».

La mamma della ragazza ha chiesto agli operatori di poter verificare i tempi di attesa nei due ospedali. A San Gavino erano di sette ore, a quel punto Cristiana Cadoni ha raggiunto l’ospedale di Nuoro.

«Una volta arrivata mi hanno comunicato che mia figlia però non poteva essere visitata perché l’ortopedico mancava ormai da anni. E mi hanno mandato a Ozieri. Morale della favola:  ho viaggiato sino alle sette del mattino con una ragazza dolorante. Io sono giovane e posso spostarmi, ma una persona di una certa età? Non è giusto essere rimbalzati da un ospedale all’altro. Questo è un disservizio spaziale. Denuncerò la mia storia al tribunale del Malato e all’ufficio del personale».

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