Gli albergatori rilanciano: "Contro la crisi, giochiamo la carta di Oristano Covid free"
Contagi bassi, un punto su cui scommetterePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sanno che sarà una stagione in perdita, ma gli albergatori oristanesi corrono il rischio sperando di potersi giocare la carta di "territorio Covid free".
A Oristano durante i quasi tre mesi di chiusura, soltanto l'hotel Mistral 1 è rimasto aperto per accogliere pochissimi clienti di passaggio per motivi di lavoro. Tutt'intorno una serrata generale ma ora ci si prepara a ricominciare.
A giugno dovrebbero aprire le diverse strutture ma la lista delle prenotazioni piange, c'è qualcosa a luglio e si migliora ad agosto e settembre. Il problema sono le incertezze sugli arrivi degli stranieri come ha sottolineato Rossella Sanna dell'Hotel Mistral: "Non si sa se potranno arrivare gli stranieri e da noi il 45 per cento delle presenze è fatto da loro. Sarà dura, avremo una stagione mutilata ma abbiamo il dovere di essere ottimisti e di provarci".
Anche Paolo Pradelli che gestisce l'hotel Duomo a Oristano (riaprirà la settimana prossima), il Lido Beach (apertura prevista ai primi di giugno) e il Gran Torre a Torregrande e l'hotel Raffael a Putzu Idu che dovrebbero aprire dal 20 giugno ammette le grandi difficoltà: "Al 31 maggio abbiamo una perdita di fatturato di oltre 500mila euro - ha osservato - e anche aprendo non potremo recuperare perché dovremo sostenere costi in più".
Tutti si augurano che venga fatta un po' di animazione e un'adeguata promozione: "Oristano è Covid free, i contagi sono stati bassissimi e questa è una carta da giocare insieme alle altre ricchezze della nostra terra".