Festa grande giovedì alla casa di riposo per i cento anni di Tzia Peppina Massidda.

A festeggiarla parenti, amici, conoscenti, il sindaco Alessandro Defrassu e la Giunta e Don Italo.

Per la nonnina del paese fiori ed una targa ricordo. Sempre allegra e sorridente è rimasta nubile. Tzia Peppina vanta 9 nipoti e 19 pronipoti.

Fin da ragazza ha svolto il mestiere della sarta insegnando a tante persone l'arte del cucire.

Nata a Ghilarza,è rimasta orfana di madre da piccolissima, all'età di 5 anni.

Unica bimba in mezzo a tre fratelli maschi, il padre decise di mandarla al Cottolengo dalle suore e di farla rimanere lì fino all'età di 13 anni.

Allora rientrò a casa per accudire i tre fratelli e il padre al rientro dalla campagna. E proprio per aiutare la famiglia imparò l'arte del cucire.

"Ha sempre avuto un carattere buono e altruista e anche per questo è sempre stata impegnata del mondo della chiesa. Con l'avanzare degli anni ha deciso di andare alla casa di riposo dove risiede da 15 anni", raccontano i parenti.

Quella di Tzia Peppina è una famiglia di ultranovantenni. Il fratello ancora in vita ha 95 anni, la nonna morì pochi giorni prima di compiere i 100 anni.
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