Lieto fine sui lavori alla Casa Gramsci di Ghilarza. Erano stati sospesi per il timore di un abuso edilizio ma dalla Sovrintedenza sono arrivate rassicurazioni che tutto è regolare.

La casa museo era stata riaperta al pubblico a dicembre dopo oltre cinque mesi di chiusura per dar corso ad un primo intervento di ristrutturazione.

Il Comune, che compare tra i soci della Fondazione, aveva però contestato dei presunti abusi edilizi. L'ente pubblico aveva quindi chiesto un parere alla Sovrintendenza. Quest'ultima, dopo aver effettuato un sopralluogo, ha decretato che è tutto in regola. Il Comune contestava anche gli interventi portati avanti nella ex sede del PCI in particolare l'arretramento della porta d'ingresso e il colore della facciata. Anche questo problema dovrebbe però essere in via di soluzione. Al Comune è stata infatti già presentata una pratica di accertamento di conformità.

Il sindaco Alessandro Defrassu chiare: "La mia preoccupazione era data dal fatto che potevano esserci delle difformità e quindi veniva meno il ruolo di garanzia dell'Amministrazione anche in vista della pubblicazione del bando per la creazione del polo museale. Siamo contenti che tutto si sia risolto".

Giorgio Macciotta, presidente della Fondazione Casa museo Antonio Gramsci, spiega: "Noi siamo stati sempre sicuri che i lavori erano eseguiti sulla base del progetto approvato e conformemente ad esso. L'unica variazione rispetto all'ex sede del PCI era dovuta ad un'esigenza di sicurezza e di miglioramento della situazione. Sapevamo che il Piano particolareggiato imponeva la sostituzione della serranda con una normale porta, ma questa, aprendosi verso l'esterno, avrebbe occupato l'intero marciapiede. Su questo abbiamo dunque presentato un progetto di variante che è in corso di valutazione. Ora si tratta di recuperare i ritardi e portare avanti l'impegnativo progetto del polo museale".

A breve dovrebbe essere pubblicato dal Comune il bando per il polo museale, finanziato per un milione di euro con la programmazione territoriale.
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