Ancora pochi giorni e nel novenario di San Serafino, in territorio di Ghilarza,  andrà in scena “Muristene in beranu”. L’appuntamento è per domenica 21 aprile quando gli  antichi muristenes apriranno le porte per ospitare le eccellenze dell’agroalimentare e dell’artigianato.

«Abbiamo molte richieste di partecipazione, tanti contatti dal Cagliaritano, dal Sassarese e anche dall’interno dell’Isola – spiegano gli organizzatori - . Molti hanno già visto la manifestazione negli anni scorsi e altri sono  incuriositi dalla campagna pubblicitaria che stiamo proponendo. L’obiettivo è far scoprire questo posto caratteristico, e il paesaggio stupendo che offre in questo periodo dell’anno».

Quello che troverà chi lo raggiungerà  è un  borgo incantato immerso in mezzo alla natura.  Storia, cultura, antichi rituali, escursioni per una giornata  lontana dalla frenesia che caratterizza sempre più la quotidianità. A partire dalle 9 domenica gli antichi muristenes, le tipiche casette costruite in pietra, saranno la location di artigiani, produttori e hobbisti. Al muristene numero 5 ci sarà la Fondazione Casa museo Antonio Gramsci.

Apparteneva proprio alla famiglia Gramsci e per quest’edizione la scelta è stata quella  di proporre un’esposizione dedicata ad Emma Gramsci, sorella di Antonio e impiegata  nella segreteria dell’ingegner Costamagna, direttore dei lavori di costruzione  della diga di Santa Chiara. Saranno proposti inoltre una serie di laboratori. Per i più piccoli ci sarà il battesimo della sella e poi per tutti il momento conviviale del pranzo all’ombra degli ulivi. Il menù propone gnocchetti sardi al ragù, carne di vitello o maialetto arrosto, formaggio, pane, vino o acqua. Possibilità anche del menù vegetariano. E poi spazio a “pillole di novena”.

Gli organizzatori hanno voluto offrire a chi raggiungerà San Serafino la possibilità di immergersi nel clima che si respira ad ottobre nei giorni della novena. Ci saranno quindi  i gosos, (i caratteristici canti che si intonano nel tempo della novena, quando i fedeli, col Santo al seguito, passano di muristenes in muristenes), sa ditta (l’asta dei doni offerti al Santo). E poi ancora balli in piazza attorno al su fogulone acceso di fronte alla chiesa. Dalle 18 a scaldare l’atmosfera ci saranno i balli sardi con la musica dei Ballade ballade bois.

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